Clinica Odontoiatrica Stefanelli
Parodontologia
Diagnosi e cura delle infiammazioni del parodonto


Trattamento della malattia parodontale a Prato
Il medico parodontologo ha il compito di trattare le infiammazioni che aggrediscono le gengive e i tessuti che sostengono i denti. La predisposizione genetica, una cattiva igiene orale o una gengivite trascurata, infatti, possono sfociare in parodontite, malattia che mette seriamente a rischio la stabilità dei denti naturali, arrivando a compromettere il sorriso e la corretta masticazione.
Nello Clinica Odontoiatrica Stefanelli, a Prato, la diagnosi e il trattamento della malattia parodontale sono affidate al Dr. Carlo Stefanelli che, affiancato dall’igienista dentale, procede con esami clinici approfonditi e terapie d’igiene e mantenimento. Solo nei casi più gravi, quando la stabilità dentale è compromessa o messa a rischio, si può ricorrere alla chirurgia.
Sintomi di una parodontite
- Sanguinamento gengivale
- Alitosi persistente
- Recessione gengivale
- Ipersensibilità dentale
- Mobilità dei denti
Diagnosi della malattia parodontale
- Visita di controllo
- Status radiografico
- Parodontogramma
- Cartella parodontale
La terapia causale per contenere la parodontite
La terapia causale, eseguita in collaborazione con l’igienista, prevede sedute di igiene profonda da ripetersi più volte durante l’anno, (ogni 3-4 mesi), durante le quali si trasferiscono al paziente le corrette norme igieniche da adottare a casa.
Le sedute hanno lo scopo di abbattere la carica batterica che produce l’infiammazione, intervenendo su denti, gengive, tasche parodontali ed eventuali protesi. Queste ultime, in caso di contaminazione vengono rimosse e bonificate.
La terapia chirurgica per salvare o sostituire i denti compromessi
Se la malattia parodontale è ormai in stato avanzato e i denti rischiano di cadere, o sono ormai persi, è necessario fare ricorso alla chirurgia.
La chirurgia resettiva serve a rimodellare ossa e gengive, per evitare ai batteri di accumularsi nelle tasche parodontali, così il paziente può eseguire un’igiene accurata anche a casa.
La chirurgia rigenerativa, invece, serve a recuperare i volumi ossei perduti per garantire stabilità agli impianti dentali che sostituiranno la dentatura persa.
Gli aumenti di volume osseo possono essere verticali o orizzontali e consistono nell’innesto di tessuto autologo (prelevato dallo stesso paziente), o eterologo (membrane sintetiche o di origine animale).
